RIPASSO SOTTO UNA SARNEGHERA DI PAPINE

Una potente Sarneghera si è abbattuta sulla vicina Italia toccando le terre libere di Montecolo. Scroli sul palero e venti di breve e lentità hanno schiaffeggiato la nostra penisola per un tempo relativamente lungo e con lo stesso numero di molecole di uno stuzzichino al cubo (secondo la formula magica di Alverman Avogadro Ficoe le sue moli. Ammiraglio di lungo corso recentemente bocciato (a ragione) alla facoltà di nostronomia )

L’arrivo dell’uragano Alfio era previsto dalla prima mattinata ma un manipolo di velisti sfida incurante le raccomandazione della torre di controllo dell’aeroporto Luca Porro di Montecolo. dopo un frugale pranzo con altri velisti concittadini più scaltri, arma lo scafo Jo Condor attualmente impegnato nella combinata notturna GodeteVela. con un po’ di difficoltà entra nell’occhio dell’uragano issando la randa per 75 secondi, sarà proprio l’uragano Alfio a calare la randa, il fiocco e le mutande dell’equipaggio composto dal noto chirurgo Biuttu, il legale a lui più vicino, l’Ammiraglio Fico, tre moli e Alverman Avogadro al fiocco. Aprofittando della vicina costa Italiana ripassano l’ostica materia dell’ormeggio con vento e onda e la posa sull’invaso a terra senza invaso dove l’Ammiraglio è particolarmente esperto. Seguono la manovra il direttore del ristorante e sergente del pluripremiato    Rescue Team Montecolese, affiancato dal bidello della facoltà di nostronomia ed il Barone La Mummia.

Il temporale offre ai testimoni ilari dell’impresa i crudi profumi della pioggia sul lago, l’odore di volpe bagnata che impregna l’acqua rarefatta, il rumore sordi dei ciocchi dell’imbarcazione sul muro e le urla di hurra dalla vicina Sulzano (repubblica succube di Montecolo). Lo spettacolo che viene offerto al termine dell’impresa, per altro fallita, ricorda  le imprese delle golette montecolesi durante le guerre Pudiche del pre sguratico.

La dimenticanza del posizionamento dell’invaso fa si che Jo Condor resti sdraiata come una megattera in fin di vita, stormi di avvoltoi compiono già cerchi concentrici sulla preda, forse attirati dal crudo odore della morte o forse dalle rise del Rescue Team.

Interviste a freddo all’equipaggio indicano la scarsa applicazione allo studio ed alla pratica costante. il Direttore dell’Atheneum Navigandum Sebinus del periodo estivo: il Professor Checcifò dichiara: “dovevano calare la randa e navigare con il fiocco per non rendere ingovernabile l’imbarcazione seguendo la famosa teoria del tutto è maggiore della somma delle parti” ed è Alverman Avogadro che risponde fermamente smentendo il rettore temporaneo con : ” alt un attimo, se seguiamo la tesi del tutto maggiore della somma delle parti noi dovevamo ammainare la randa e tenere il fiocco issato per rendere la nave governabile”. Perciò atmosfera tesa nel circolo più blasonato della Repubblica Indipendente di Montecolo tanto che il Presidentissimo Vitalix I° il cosmico si reca di persona sul luogo del fatto con attrezzature professionali, palloni eliostatici e gognometri di precisione puntualizzando che l’ormeggio è stato fatto sotto tutti i santi crismi, per adesso toglieteli da li sotto.

Da Montecolo è tutto alla prossima Sarneghera

UNA SALUTO AGLI AMICI DI ARCO DI TRENTO ED AL PRODE PELAGRA

SAM PELLEGRINO

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