Archivi giornalieri: 1 Novembre 2021

Prematurata la supercazzola o scherziamo?

(Nel primo libro di Demerito Ausilio il leitmotiv era la difficoltà di comprensione, la difficoltà di comunicazione ed il capire “diversamente” la stessa lingua. Eccoci alla vigilia dell’uscita degli aggiornamenti 2020 e 2021 della Storia di una Repubblica al parlare senza capirsi invece del capirsi senza parlare. n.d.r.)

E ci ritroviamo alla fine del primo degli ultimi due appuntamenti dell’anno in corso con meno di due mesi alla fine dei calcoli nel ritorno ufficiale dell’ora solare.

Siamo al Circolo Velico di Montecolo in compagnia dei professionisti del Dinghy, con la compagnia degli Ufetto 22, e con altre classi più o meno conosciute tra le quali i J24, un 27 UD, un Asso99 e un rarissimo Velablue.

3 regate per 4 campi di regata con 1 pilotina e uno stormo di Cybernicotteri a guidare quelli che saranno gli skipper dell’anno prossimo. Il comitato degli Ufficiali di regata vede Pico della Mirandola di ritorno da Berlino col Bonetti era un po’ triste, molto grande, e dall’Andrea che si è perso, si è perso e non sà tornare, da solo sulla pilotina per registrare gli arrivi.

A rifocillare i Cybernicotteri ci sono: Eccedi Insforzi ed il professor Checcifò in piena forma e con un gommone croato fresco fresco.

Fino qui abbiamo le cose certe della regata, da adesso inizia la Torre di Babele sempre più grande, sempre più alta e bella, tra di stacchiti e posta che rapisa di tapparella come se fosse Antani.

Ma veniamo alla regata… ops alle regate.
I Dinghy iniziano la prima prova sul campo di regata di un gruppo di Openskiff in allenamento terminando 3 giri completi in 15 minuti, passano poi ad un campo di regata più consono al rango di professional completando altre due prove di 40 minuti. Le vince tutte e 3: Falciola (probabile dottore ligure), secondo in generale: Spina (possibile finanzino Triestino) e terzo il leggendario Colombo (sicuramente capo di qualche sindacato pensionati del Lago di lecco). Incomprensioni sulla distanza da percorrere, sul tragitto da compiere e sul vento da sfruttare. Tra il Lecchese ed il Bresciano incomprensioni sulla linea di arrivo, forse dovute ad incongruenze dialettali mimate male.

Negli UFO22 scambi di barche o scambi di skipper non portano a risultati di rilievo. Bianchini torna alla vittoria, Sessa di seguito e Tonini solingo al terzo posto della classifica. Prima barca del Lago Migliore, a confermare il discorso precedente, è il limoncello di Peperlizia che imbarca anche Treginocchia. Mediocre nelle prime due prove, il Peperlizia segue i consigli del vate di Compagniabella partendo in boa e conducendo per tutta la prova casca poi nell’ultima ammainata ed a conferma del vate di Ballevarie arriva secondo. Tre equipaggi della Repubblica a seguire in classifica: 6° posto per il Re del dentifricio che ruba un UFO e vi imbarca il suo equipaggio, al 7° troviamo Quarenzo e Bob Rock ed al 8° posto il BUFO BUFO dei “moschettieri più una”, che migliora di regata in regata.
Qualche incomprensione sulle misure da adottare dalla regia: metri al secondo o nodi al pettine, miglia marine o chilometri acquatici?
Si adottano tutte contemporaneamente inclusi i tempi sia compensati che reali scegliendo una media fluttuante basata sulla legge dei 10 etti al kilo comunque.

Poco da dire sulla terza regata: la “mista incompresa”.
Troviamo tra le file dei partecipanti visti: l’Asso piglia tutto che fa 3 primi ed un rarissimo esemplare di Velablu entrato in perfetta sintonia con due dei 60 Cybernicotteri. Ottiene 3 secondi regatando contro “il vuoto che lo circonda, la disperazione che distrugge il mondo” queste le parole del tattico Gmork. Il resto del gruppo è una serie di DNC, DNS, DNF, DCNF, SNCF, SNFT.
Appare uno dei mitologici J24 alla terza prova (ma sicuramente si era sbagliato). Degli altri due J24, uno non fa ritorno ed ancora oggi, forse per fuggire via da te, Brianza velenosa nella giornata uggiosa continuano le ricerche sulle acque del Lago Migliore.

Si sono capiti tutti alla fine e rientrano al circolo per festeggiare la giornata di regate. Pasta per tutti (almeno quella avanzata dai Dinghysti) e birra autoctona a prezzaccio (avanzata comunque) sono i premi della giornata.

Ci risentiamo per la seconda invernale (ultimo appuntamento del 2021) dei Dinghy e degli Ufetto (e forse anche i J24).

E non c’è niente da capire!

Sam Pellegrino

Citazioni: Amici miei, Andrea, Disperato erotico stop, La favola infinita, Una giornata uggiosa, e non c’è niente da capire.

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