Archivi giornalieri: 28 Novembre 2021

La Patafisica Montecolese

Buongiorno da Sam Pellegrino. Questo numero doveva essere un’edizione sull’invasione dell’Albania ma, visto l’interesse, il palinsesto è stato aggiornato ed oggi avremo il terzo grande appuntamento con il “Corso propedeutico alla patafisica”.
Parliamo oggi di scrittori, artisti di teatro e pittori Montecolesi che hanno, con le loro arti diverse, saputo scherzare evidenziando la onnipresente difficoltà di comunicazione, la sempre più forte assenza di ironia, la mancanza di autocritica e la “vuotezza” o “vuotità” del sorriso. Alcuni hanno giocato con lingue immaginarie o meglio, inventate, parlando senza niente dire o gesticolando per far capire quello che si potrebbe dire semplicemente a parole. 

Tra i grandi presenti entro i confini della Repubblica Indipendente di Montecolo, troviamo il genitore di Eccedi Insforzi: il professor Magico Sazinco (mentore dello stesso Demerito Ausilio) giornalista e professore dei giornalisti, saggista tra i saggi (tra i quali un saggio su Albert Camus e tutto l’esoterismo che ci può stare), forbito conoscitore di musiche d’altri tempi e amante della “cucina Patafisica”. Troviamo, da tempo ormai in piena pensione, “il gallo” Finalix, (già tacchino in altri tempi) che pubblicò divertenti libretti ironici sul mondo della vela e su quello dello sci. Ci aspettiamo il terzo (più cattivo) sul ciclismo.

Ma addentriamoci ancora di più sull’argomento della difficoltà di comunicazione e spesso di comprensione nella Repubblica di Montecolo, per darvi ulteriori ed esaurienti esempi, dovremmo chiamare il Conte di Ballevarie di Compagniabela che sempre, a suo dire, ha avuto a che fare con questo problema e con il prototipo di personaggi. Citiamo i tre libri del Conte di Compagniabela: “Chesti che i capes encaso” Vol 1, “Ma set re a conta so chi poo” Vol 2, 3, 4, “Ma D$# P#§&# me capese mia come fai lurche a na’mbarca” presente oltretutto in tutte le sue opere. Abbiamo poi inventori di lingue moderne o, il riproporre lingue arcaiche o auliche ormai scordate o addirittura abbandonate. Qui si trovano: il Ministro Dario Abbece, inventore del nuovo uso grammatical-popolare, poi un ex barista del ristorante del Circolo, promulgatore del Grammelot mondiale, un barista alba-liano: poliglotta dalla nascita, un uomo libero: Ilsolito Blu grande narratore Montecolese ed altri ancora.

Quello di cui stiamo parlando, è stato largamente discusso dall’Ausilio nella sua prima “Enciclopedia sulla Storia di una Repubblica” edito dalla GAM dove questa “ lack of communication” o meglio “communication difficulties” imbratta tutte le pagine di questo suo primo tomo.

Tra gli italiani ispiratori dell’Ausilio ci sono di sicuro: Dario Fo, Ugo Tognazzi, Dario Abbece, Celentano, Fosco Maraini. 

Qui di seguito “Gnacche alla formica“ dalla Gnosi delle Fanfole di Maraini sublimemente interpretata da Stefano Bogliani e Altomare. Da ascoltare con certezza.

A Magico Sazinco

Questo filmato per aprire una parentesi, Demerito Ausilio, in umile e devota sottomissione, regala alla Repubblica indipendente di Montecoloed ed a tutti i suoi concittadini:
La Sorta”,  piccola poesia metasemantica spuntata dal ben più immenso e primo di tutti: ”Il Lonfo” di Maraini

La sorta” di D. Ausilio
Si apprompa, chetto chetto, 
s’apprompa birotante e logotecco, 
s’apprompa con squadri al sobaco. 
Si, la Sorta, che s’arride e s’infratta il mustecchio,
lui, andenando con man sarrazza,
con sfalango punteggia gl’ignari deripetto.
e il mustecchio s’appunge e saccazza.

Mai si solecchia agli astrui imposti, 
ma, stridula, s’impenna e sgrabonza i posti
mai li scolpa dell’ingrato travazzo
Poi s’investa e d’infratto sguaisce se non cisposti
S’ingangia nella stagione calunzia,
o meglio ingangia quequeri con supponenzia. 
Nel cupone invece sburlina e rinzetta col solenchio
alla fine rinzappa di specchienzia.

Se l’accanti ti sgometta e nell’angolo t’infistase l’allampi, stallacca il suo mustecchio e,
chetto chetto, dal cancel fruisce ed è fista.

Era questo un piccolo poema dedicato a Maraini ed Il Lonfo.

Andando indietro nel tempo, siamo nel 2015,  troviamo la prima opera meta-semantica dell’Ausilio. Parliamo senza dubbio delle: “Seprisoni del Pento” dalla quale estraiamo uno stralcio:

“LE SEPRISIONI DEL PENTO” di Demerito Ausilio

Buonasera dal Colonnello D. Turno.
Per il fine settimana, sul noro d’Italia, una leggera spuria con cirpizi vari nel meriggio acostano, daranno sole a scrolzi con forti chiastrani sul largo del selonto ponente.
Temperature spatenarie un po’ ovunque.
Menti ponti e molto ponti da esse a nordesse.
Sui laghi si vedrà una leggera pontana con perizi parziali di breve e lentità. Sole a chiastrani con forti scroli sul diametro palero.
Possibilità di raggiamento stronico sul versante lagosto. 
La temperatura muterà in nottata da spatinaria ad assiale.
Mari: monti e poco monti sull’Arenatico, lempi sempre forti da
Sud-Eli. Matrontana di mattina, ma soffierà poi un Ponderale per il pomeriggio.
Il Guglielmo avrà il cappello e sarà né brutto, né bello. Purtroppo, Potenti Precipitazioni Permuteranno il Pomeriggio Padano Peraltro Pigro in un Primo Promettente Passo Per la Primavera Pluviale con allitterazioni varie sulla P. 
Grazie a tutti e buon fine settimana.

Abbiamo fatto un giro tra gli ambienti Patafisici Montecolesi,
una vetrina abbastanza completa sulla comunicazione e sulla mancanza della stessa. Chi ha orecchie per intendere, sogghigni,
per gli altri, come disse Celati: sabbiando il tempo, sfregola di mano.
Un saluto da Sam Pellegrino.

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